venerdì 16 novembre 2007

ADDIO PAPA'

Caro papà,

Ultimamente ogni volta che mi svegliavo, cercavo ad ogni costo di distrarmi. Ogni volta che il mio corpo si muoveva, sono solo provato. Inutile negarlo, i miei pensieri erano solo per te. E adesso che te ne sei andato, non trovo cosa dirti.

Magari ti parlerò dei nostri ricordi,no? O preferisci altro? Già, ringraziarti è inutile tanto le parole non saranno mai abbastanza.

Però...

C’è sempre un però...

Non possiamo che essere fierisimi di te, tutti lo sono, noi, la tua famiglia, i tuoi amici, la gente comune e non solo.

Ti ricordi quando tornavo da scuola e andavo a comprarti il tuo solito caffè?

Ti ricordi la domenica quando, piccolo, non volevi lasciarmi andare allo stadio perché, dicevi, la partita era a rischio?

Ti ricordi quand abbiamo vinto la coppa e tu mi tenevi la mano andando in centro per festeggiare? Ti ricordi quando abbiamo visto la prima puntata di Quark insieme? Ero ancora un fanciullo!

Ti ricordi come mi prendevi in giro ogni volta che l’Inter perdesse?

Ma soprattutto, ti ricordi quando prendevi il tuo vecchio violino e mi suonavi brani di Beethoven e Rossini?

Carissimo mio,

I ricordi sono tanti, sono ricordi di una vita, come ad esempio le nostre camminate in mezzo alle rovine romane, oppure sulle strade del quartiere ebraico...

Da te vedevo tutto e tutti, vedevo la tua bontà, la tua generosità, il tuo cuore buono, la tua tolleranza, il tuo sorriso, ma soprattutto la tua simpatia e le tue battute spiritose che ti hanno accompagnato fino alla fine. Da te vedevo gente comune che passava a salutarti, vedevo ministri e ex ministri, presidenti e onorevoli, e tante persone autorevole.

Papà mio,

Mi hai trasmesso tante belle cose, il mio amore per la musica, la litteratura e i libri...già non ricordo mai un momento in cui tu non avevi un libro fra le mane. Adesso non dovresti che essere felice e fiero di noi.

Ok, basta ricordi, lascia che ti racconti il tuo funerale.

Insomma, come me l’immaginavo e come te lo immagginavi. Come lo volevo e come lo volevi : L’omaggio di una città intera, centenai di persone. Qualcuno che conosco ma anche altri ignoti per me, ma tu...non lo sei per loro. Sono persone che hanno avuto a che fare con te, e con la tua gentilezza senza confini.

Se la gente ci ha mostrato il suo affetto è solo grazie a te. Se la gente ci ama, è solo grazie a te. Mi dicevi che non vedevi l’ora che io mi mettessi davanti al’altare con la mia sposa...

Ora tu ci stai osservando da lassù, dal cielo illuminato dal tuo sorriso. Magari stai con il tuo amico Biagi a chiacchierare, o forse con un’altro vecchio compagno di gioventù a fare una partita di scopa...L’importante è che tu te ne sei andato sereno e sorridente.

Carissimo,

Sei stato un grande, e grande lo sei e lo sarai per sempre. Il tuo ricordo è vivo. E’ vivo più che mai.

Tu sei tutto quello che...

Riposati in Pace...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che la terra li sia lieve... E che la gioia sia con te.
I ricordi non se ne vanno mai e aiutano anche a crescere. E il bello, dopo il dolore, è di potere dire "Questo l'ho vissuto pienamente, intensemente e niente lo togliera della mia anima e del mio cuore."

Nous sommes des météores à gueule de planète et nous devons ainsi se partager l'infini de l'univers en étant silencieux et loquaces, en étant simplement humains.

La nostalgie est stérile même si elle semble douce.De ton vécu et de tes souvenirs, tu te feras un superbe "à venir".

Frida